i mesi narrati
F e b b r a i o
F...... come |
Felicità o tristezza? |
|
![]() |
La felicità non chiamarla, perché
non risponde, non cercarla, non si fa trovare, non attenderla ,rimarresti
solo. Ci sarà un giorno in cui ricorderai il suono di una voce, il
profumo di una sera di novembre, il calore di una stanza o l'eco di una
strada piena di traffico.Ti accorgerai allora che la felicità esiste, e
c'è stata anche per te ed aveva quella voce, alitava quel profumo,nasceva
nel silenzio di quella stanza era in tutte le cose che senza cercare, né
attendere hai goduto in tutto il loro incanto.
|
||
![]()
|
'Abbiamo troppa tendenza nella nostra
cultura a pensare che essere tristi sia una cosa negativa, che bisogna esserlo il meno possibile. Ma vivere senza tristezza sarebbe una condanna ancora piu' pesante. La tristezza e' un appello dall'interno, un appello intimo che chiede all'uomo di fermarsi. Gli dice che ha appena vissuto una cosa molto importante, e che non bisogna rimuoverla subito, non bisogna far finta di niente. E allora culliamola un po', stiamoci dentro, non la cacciamo via. Perche' la tristezza ci aiuta a vedere piu' chiaro, ci permette di ascoltare tutte le voci del nostro essere. E' un grande raccordo con le cose che contano. Ci permette di accettare la nostalgia per un mondo piu' umano. Ci dice che rimpiangere e' normale, che i ricordi possono anche far male, ma che sono importanti come i sogni. La tristezza ci aiuta quindi a cercare con calma il modo di ripartire, di rilanciarsi sul viale della vita. Ci permette di affrontare le nuove difficolta' con uno sguardo piu' profondo, che va all'essenza delle cose, che non si ferma all'apparenza. E' importante tenere sempre un legame solido con la tristezza, che ci accompagna come un cane fedele, che ci guida nei momenti difficili. E allora la tristezza ci regalera' la piu' bella delle cose: essere finalmente capaci di godersi i momenti belli e felici in modo totale.' da 'Elogio della dolcezza' di C. Baker |